Translate

lunedì 30 gennaio 2023

"IL PD E’ RIUSCITO A SBRICIOLARSI DA SOLO"

Estratto dell'articolo di Milena Gabanelli, Simona Ravizza e Alessandro Riggio per corriere.it - https://www.corriere.it/dataroom-milena-gabanelli/pd-primarie-ecco-come-partito-democratico-si-autodistrutto-chi-sta-chi/3f9ad7c6-9f49-11ed-a35f-cb762b703658-va.shtml 

Estratto parziale di quanto pubblicato oggi da Dagospia.

"IL PD E’ RIUSCITO A SBRICIOLARSI DA SOLO" – GABANELLI: "IN 15 ANNI, DAL 2007 A OGGI, HA BRUCIATO 8 SEGRETARI NESSUNO DEI QUALI HA MAI CONCLUSO IL MANDATO DI QUATTRO ANNI PREVISTO DALLO STATUTO" – LE GUERRE INTESTINE E LA DIVISIONE TRA CORRENTI: SOLO LA SINISTRA DEM CONTA 5 SOTTOGRUPPI (DA CUPERLO A ORLANDO, DAGLI ZINGARETTIANI A ORFINI FINO A BENIFEI) – "AREA DEM" DI FRANCESCHINI HA PERSO FASSINO CRITICO PER L’APPOGGIO A SCHLEIN, GLI EX RENZIANI DI BASE RIFORMISTA CON BONACCINI PUNTANO A RIPRENDERE IL CONTROLLO DEL PARTITO…


 

 

IL PIÙ LONGEVO, E AL TEMPO STESSO IL PIÙ DIVISIVO, È RENZI, L’UNICO A VINCERE DUE VOLTE LA SFIDA PER LA SEGRETERIA.


Nessun segretario Pd ha mai concluso il mandato di quattro anni previsto dallo Statuto. 

I motivi delle dimissioni: sconfitta elettorale o spaccature nel partito diviso in correnti


Vediamo dove si posizionano oggi le diverse anime e come le Primarie stanno definendo nuovi equilibri. 

Lo facciamo incrociando i database dei politologi Luca Verzichelli (CIRCaP-Università Siena), Luca Carrieri (Unitelma-Sapienza), e Giulia Vicentini (Università Napoli Parthenope) e una laboriosa raccolta di informazioni sul campo.


Il Partito democratico riunisce già dalla sua origine due fazioni: una più di sinistra e laica e un’altra più centrista e cattolica. Succede che quando una delle due diventa minoranza, a seguito della sconfitta alle Primarie o alla perdita della leadership, si arma dando vita a una nuova corrente. 

Nel corso del tempo le divisioni ne generano di nuove, che vanno oltre le differenti sensibilità politiche e sconfinano in lotte di potere nel mantenimento di interessi personali.

 

Partiamo dalle correnti: come si formano e chi sono i principali esponenti.

 

Ala sinistra, che a sua volta riunisce cinque sottocorrenti.


1) I Giovani Turchi: lanciati da Matteo Orfini nel 2010 in piena era berlusconiana. Fanno parte la deputata Chiara Gribaudo e il senatore Francesco Verducci. Si sono staccati e ora sono autonomi il sindaco di Roma Roberto Gualtieri e il senatore a lui vicino Claudio Mancini.




2) Sinistra Dem: creata da Gianni Cuperlo a un mese dalla sconfitta alle Primarie contro Renzi nel dicembre 2013. La sostiene il senatore Andrea Giorgis.


3) I Dems: fondati da Andrea Orlando nell’agosto 2017, a pochi mesi dalla propria sconfitta alle Primarie di aprile contro Renzi. Tra gli esponenti di spicco, i parlamentari Peppe Provenzano (vicesegretario Pd con Letta) e Antonio Misiani (responsabile economico del Pd).


4) Prossima: lanciata nel maggio 2021 dopo le dimissioni di Zingaretti dai suoi fedelissimi Stefano Vaccari (responsabile dell’organizzazione Pd), Marco Furfaro (responsabile Comunicazione) e Valentina Cuppi (presidente Pd). Tra i più conosciuti Cecilia D’Elia (portavoce delle Donne democratiche), l’ex sindaco di Bologna Virginio Merola e Ouidad Bakkali.


5) Coraggio Pd: creata da Brando Benafei nell’autunno 2022.

 

Area Dem: nasce nel 2009 per volontà di Dario Franceschini dopo la sconfitta alle Primarie contro Bersani. 

L’ex coordinatore della Margherita rappresenta i cattolici di sinistra, come i parlamentari Bruno Astorre (segretario regionale Pd Lazio), Alberto Losacco (commissario Pd Marche) e Anthony Barbagallo (segretario regionale Sicilia). Nel tempo aderiscono ad Area Dem anche deputati e senatori ex comunisti come Piero Fassino, Franco Mirabelli, Marina Sereni e l’ex ministra di origine diessina Roberta Pinotti.

 

Base Riformista (nota come gli ex renziani): esordisce nel maggio 2019 per arginare le fuoriuscite dal partito verso Italia Viva, che Renzi fonderà pochi mesi dopo. 

È capitanata da Lorenzo Guerini e conta tra le sue fila i deputati Antonella Forattini, Andrea Rossi, Luciano D’Alfonso, Mauro Laus, Nicola Carè e i senatori Alessandro Alfieri, Simona Malpezzi, Alfredo Bazoli, Dario Parrini, Daniele Manca e Nicola Irto.

 



 


 


Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.