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martedì 28 aprile 2020

Sorridiamo x non piangere...


A breve comunicherò le 15 persone che sono autorizzate da me e da Conte, a partecipare al mio funerale, ove che ne fosse bisogno (Corna).
Se avessi dimenticato qualcuno che ritiene di aver più diritto di quelli elencati è pregato di comunicarlo al più presto, dandone le motivazioni.
Grazie.

L’Asinone Lucchese



lunedì 27 aprile 2020

Totò e Peppino


L’eterna Italica lotta fra i compiaciuti legulei che tutto vogliono normare e gli azzeccagarbugli  che ricercano e trovano sempre la maniera legale di aggirare codici e pandette pesantemente introdotte, si sta ripetendo anche questa volta sulle norme introdotte dal Governo Conte.
L’Asinone sta, anche questa volta, con Totò contro Peppino, ovvero con gli Azzeccagarbugli, non sopportando coloro che vogliono tutto normare, limitando le libertà naturali della persone, con innumeri divieti, pedissequamente elencati e fatti valere con la forza bruta delle sanzioni.
Peppino leguleio vuol normare anche l’aria che si respira, tentando di specificare pedissequamente divieti e proibizioni, ma lasciano così varchi enormi alla intelligente fantasia di Totò, l’ Azzeccagarbugli.
Vediamo le più eclatanti su queste Pandette Conte.
Pranzi e Cene di asporto: si possono ordinare e andare a ritirare senza alcuna specifica: per cui ovunque in Toscana, purché non siano consumate dentro e nell’immediata vicinanza. Ordiniamo un Pranzo a Firenze o a Siena, lo ritiriamo con la mascherina, facciamo qualche kilometro verso casa e mangiamo con le distane sociali in un bel Parco, aperto al pubblico.
Acquisti di necessità, ovvero la Pappa: sparita la dicitura nel più market più vicino possiamo legittimamente andare ad acquistare il Pesce, bene indispensabile alla dieta dell’Asinone, al Mercato Ittico di Livorno, o la Trippa a quello di Firenze, con le dovute precauzioni come al Super.
Passeggiate e Trekking: scomparsa la dicitura vicino casa, ne specificato a piedi o in bici, possiamo andare ovunque e noi di “Lucca Fora” ne approfitteremo per riappropriarsi del centro-storico, facendo “vasche” in via Fillungo e pedalando per le vie del centro e sulle Mura.
L’Asinone potrebbe continuare a ragliare a valanga, ma voleva solo far capire a Peppino che le norme vanno fatte con intelligenza per aiutare gli Italiani normali a convivere decentemente con questa emergenza puntando alla responsabilità di ognuno e non vanno fatte per punire i furbetti che ci saranno sempre, creando un clima di oppressione e di violazione delle libertà individuali che porta inevitabilmente,  tutti noi, nella braccia astute e accoglienti di Totò.

L’Asinone lucchese