In questa prima puntata l'Asinone commenta le candidature emerse nel centro sinistra, nella seconda quelle del centro-destra, nella terza quelle populiste.
- Quella dell'improponibile Tambellini sostenuta da un manipolo di "adepti" personali, come del resto è composta la sua Giunta, che per sembrare tanti e diversi fanno "ammuina" che il Capitan Cafiero così codificò: Tutti chilli che stanno a prora, vann’ a poppa e chill che stann’ a poppa vann’ a prora; chilli che stann’ a dritta vann’ a sinistra e chilli che stanno a sinistra vann’ a dritta; tutti chilli che stanno abbascio vann’ coppa e chili che stanno ‘ncoppa vann’ abbascio; chi nun tiene nient’a ffa, s’aremeni a ’cca e a ‘lla»..
- Quella del "giovane" Garzella, un auto-candidato serio e bravo, che fa simpatia per una battaglia che avrebbe ispirato certamente il buon Miguel de Cervantes, per una versione lucchese de: El ingenioso hidalgo don Quiijote de la Mancha.
- Quella "fantasma" di Baccelli, un candidato molto forte ma che il buon William della perfida Albione avrebbe così descritto: To be, or not to be, that is the question: Whether ’tis nobler in the mind to suffer The slings and arrows of outrageous fortune, Or to take arms against a sea of troubles, And by opposing end them?
- Quella del garfagnino Tagliasacchi, succosa e misteriosa come un Linchetto: ma in casa PD si stanno ammassando quintali di potature di Ginepro.
- Quella del "viareggino" Del Ghingaro, uomo volitivo e concreto: ma che evoca a naso " Salmastro e sorrisi in salsa versigliese" che la Compagnia "Versiglia in bocca" ha lanciato in Vernacolo Viareggino.
Candidati in "sonno":
- Quella della Mammini, che nel caso di esplosione atomica sulle altre candidature è speranzosa di mettere a frutto il genere di specie e....il Piano Strutturale.
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