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mercoledì 12 aprile 2017

Un fatto certo: Siamo al tramonto di "destra-sinistra", con lato B o senza lato B....

La canzone di Giorgio Gaber "destra-sinistra" era stata negli anni 90 profetica e anticipatrice e l'Asinone ha avuto il merito di ricordarla al colto e all'inclita. Gli interessati hanno fatto finta di non leggerla per concentrarsi alluccoriti dai lati B posti a corredo della satira, ma un mondo politico che ha campato un paio di decenni nella contrapposizione feroce destra-sinistra per mantenere il potere, è al tramonto.
I due poli sono in una fase di estremizzazione delle rispettive collocazione politiche: una buona parte della destra ha violenti sussulti sovranisti-lepenisti inseguendo nuove forme di fascismo razziale e anti-europeo, rigurgitate in molti paesi europei, Francia in testa. La sinistra italiana, con la ennesima scissione del PD, si ritrova in una palude di movimentini tenuti in vita da vetusti leader impregnati di rancorosi ricordi e conti da regolare, sulla pelle della povera Italia, in gara fra loro per chi è più di sinistra.
Si apre in ogni angolo del paese la possibilità di serrare al centro, privilegiando ciò che unisce a quello che divide, per una politica meno rissosa, meno estremista, più attenta ai bisogni del cittadino che alla conservazione dei potentati nazionali e locali.
Una vasta prateria si è aperta davanti a noi, sta a chi sa guardare lontano e abbia l'intenzione di costruire una Italia migliore più che distruggere gli avversari, riempire di contenuti questa prateria, sollecitando dal basso le forze politiche più responsabili e disponibili ad unirsi anziché a contrapporsi.
Non è impresa facile, basta guardare a Lucca, ove drammatizzare, estremizzare, ideologizzare le differenze, serve a coprire il vuoto politico, amministrativo di alcuni candidati e delle loro posizioni politiche
E' troppo facile e scontato dire da destra: tutto è sbagliato, tutto da rifare e proporre il mondo e anche la luna, a tutti e subito! E' troppo stupido da sinistra affermare, con spocchia e sufficienza, che tutto è bello, tutto è fatto, non disturbate il manovratore.
La verità non è a destra ne a sinistra: Lucca ha avuto un forte declino in questi ultimi anni frutto di una violenta crisi economica nazionale coniugata con una amministrazione comunale carente, insicura e troppo ideologica. La proposta alternativa della destra, è troppo banale, scolastica, sbruffonata: tutto a tutti,  subito e di più, frutto di vecchie impostazioni, impreparazione, mancanza di leadership.
Lucca necessita di proposte pensate, serie, avvedute, che pongano il Lavoro e la Famiglia al centro di una politica di espansione misurata che vada dietro ai bisogni essenziali del cittadino e ridia a Lucca un ruolo centrale nel panorama internazionale, senza voli pindarici ma puntando alla valorizzazione dei punti di forza della comunità lucchese, che nei secoli ha dato grande prova delle proprie capacità.
Occorre chiamare alla riscossa le menti e le braccia migliori, donne e uomini disponili a dare una mano, pensando ai  figli e ai nipoti, dimenticando le antiche divisioni, i vecchi partiti, le vecchie logiche, gli steccati abusivi, isolando i tradizionali centri di potere fini a se stessi e solo ansiosi di tornare in gioco, da destra come da sinistra.
Occorre serrare al centro con un leader nuovo, capace e misurato, libero da ogni condizionamento di potere,  lontano dai vecchi partiti comunque mascherati, sostenuto dalle gente comune, che voglia privilegiare ciò che unisce, abbia voglia di  costruire ponti e non steccati, per tentare il rinascimento di Lucca.
Proviamoci!!!





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