Nelle scorse settimane abbiamo assistito ad attrici,
alcune famose, denunciare pubblicamente violenze subite o tentate di un noto
produttore americano, per fare carriera.
Fatti certamente esecrabili e odiosi
che non hanno però particolarmente scosso l’opinione pubblica perché,
certamente sbagliando, molti davano per scontato per far carriera sui set, un passaggio dal
letto di produttori e registri.
Per la verità tanti anni fa la carriera di
attrice era demonizzata dai buon pensanti proprio perché considerata scandalosa
per quei passaggi quasi obbligati.
Quello che stupisce oggi è il fatto che era
altrettanto scontato nella errata coscienza popolare che anche i “belli”, gli
attori maschi, avessero seguito lo stesso passaggio sul letto essendo una buona
parte dei produttori e registri, notoriamente e legittimamente gay.
Ma dai maschietti, attori
americani e non, alcuna denuncia postuma di servizi sessuali obbligati per iniziare a fare
carriera.
Si può parlare in questo caso di violata parità dei sessi??
Ai posteri l’ardua sentenza
Ai posteri l’ardua sentenza
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