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sabato 26 agosto 2017

Bolla speculativa per gonzi…..arborea e non solo.

Il web è pieno zeppo di “fake” notizie false, create ad hoc per suscitare sconcerto, emozioni forti e procurarsi “clik” che portano soldi ai delinquenti inventori.
Visto il deprecabile successo di questa moda idiota sui social, alcuni politicanti stanno provando ad introdurla nel dibattito cittadino, con fantasiose varianti: costruire su un fatto esistente, una diversa notizia, ampliandola e rivestendola di succose attualità che suscitino le morbose attenzioni dei più. Lanciato il “fake”, si iniziano a pubblicare commenti negativi, prese di posizioni, richieste di chiarimenti, petizioni popolari, fino a realizzare un casino mediatico. Se torni indietro a cercare la verità, troverai un notizia diversa, che non c’entra niente, su ci si è costruito ad arte il “fake”
In finanza, quando succede, si chiama “bolla speculativa” qui all’Asinone piace nomarla: “bolla speculativa per i gonzi”.
L’Asinone porterà un esempio dei molti fake messi in scena nel turbolento post elezioni.
Alberi, sulla circonvallazione e non solo: sono ormai molti anni che esistono studi vecchi e nuovi, che danno per certo che la maggior parte degli alberi che circondano le strade di grande comunicazione e di intenso traffico, con smog e veleni al piombo, sono destinati ad essere abbattuti e sostituiti: un lavoro immenso e di purtroppo grosso impatto visivo e ambientale che gli organi tecnici preposti cercano di ritardare il più possibile, diluendo negli anni gli interventi di sostituzione, avendo come unica preoccupazione di prevenire eventuali cadute accidentali.
Se vi sono eventi, come il mega Concerto di settembre, che portano vicino a questi alberi, migliaia di persone, si dovranno tagliare subito quelli che sono stati censiti a suo tempo, come ormai compromessi. Pochi oggi, centinaia e centinaia quelli che dovranno essere man mano  abbattuti, seguendo un ordine di pericolosità..
L’Asinone è incerto se questo strapparsi i capelli per un “fake” sugli alberi abbattuti per il Concerto, per provocare l’indignazione popolare a fini di parte, sia comico o penoso. 




sabato 12 agosto 2017

L'Uomo, questo discriminato!!!


La comica ed assurda vicenda dei bermuda del Sindaco di Viareggio, assurda perché se vi è un regolamento un persona non si fa entrare, sedere e poi cacciare davanti a tutti, roba da extraterrestri; stimola l’Asinone ad una riflessione sul mutare dei canoni di “decenza” maschile e femminile nell’ultimo secolo.
Nulla è mutato per l’uomo: oggi come cento anni fa essere presentabile vuol dire indossare pantaloni lunghi, camicia e cravatta, giacca. E’ sparito solo il cappello, indispensabile fino agli anni 60 e il panciotto con il cipollone d’oro.
Per la donna invece una rivoluzione: prima i canoni della donna “presentabile” erano gonna sotto il ginocchio, camicette attillate, colori scuri, massimo pastello, adesso alla donna tutto è permesso. Mini gonne ardite, hot pants minuscoli, canotte vertiginose, colori accessi nei vestiti e nei capelli, di moda quest’anno la falda celeste, ma anche il verde e il rosa fa tendenza.
Un uomo non può permettersi di entrare in un club, invitato, in una località turistica sul mare, in pieno agosto, con dei castissimi bermuda, mentre una donna con un mini gonna filo fica non sarebbe stata di certo cacciata.
Perché un polpaccio maschile fa scandalo e una nudità femminile esasperata fa audience?
Si dirà: ma esiste un regolamento, certo solo per gli uomini, perché? La donna può vestirsi o meglio svestirsi, come crede, può dipingersi i capelli come i colori dell’arcobaleno e nessuno viene in mente che potrebbe turbare i commensali?
Mi fermo qui se no schiere di femministe potrebbero bruciarmi la stalla.
Andando nel concreto, l’Asinone ha appurato che al Club Nautico sembrerebbe esistere un regolamento per soli uomini oppure un regolamento per tutti, ma applicato solo agli uomini.
Il regolamento al titolo quinto tra l’altro recita “…..  Dopo le ore 19 i soci e loro ospiti potranno accedere ai locali della sede e del ristorante esclusivamente indossando pantaloni lunghi…..”
Si parla genericamente di soci e ospiti, per cui o il regolamento è sessista oppure donne in gonna non potrebbero entrare, solo in pantaloni lunghi.
Credo che una denuncia alla Commissione pari dignità, a difesa dei diritti dei poveri e derelitti maschietti dovrebbe essere fatta.

La farà l’Asinone???