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domenica 16 luglio 2017

L'Asinone scriverà un libercolo.

Il 2016 e il 2017 sono stati anni molto "mossi" per la politica locale e non è finita.
L'Asinone li ha vissuti da vicino, da spettatore, a volte da comprimario, sempre da attore libero.
Per questo, L'Asinone è stato convinto da francesco colucci, a scrivere un libretto, anzi un libercolo che racconti la politica lucchese di questi due anni, i suoi retroscena, le sue miserie, le mezze furbizie e i mezzi segreti,  ma anche il nuovo, il positivo, che ne è nato.
Per lo scrive l'Asinone? Perché la politica dovrebbe essere una cosa seria, ma in questi due anni a Lucca, vi sono stati molti episodi che contraddicono questa definizione e farli descrivere da un Blog di Satira, che ha un suo pubblico di appassionati, sembrava più in linea con i temi trattati. 
Tutto è iniziato nel giugno 2016, quando lessi un articolo di Marcello Pera, un caro amico di gioventù, della scuola, delle prime esperienze socialiste comuni: poi le strade si divisero e lui ne ha percorse di eccezionali e meritate, lontano da Lucca, dove appunto tornava a far casa, nell'estate 2016.
Dicevo lessi un suo articolo a favore del SI al referendum Istituzionale e gli scrissi una lettera di plauso e di condivisione, dichiarando che a Lucca avevo intenzione anch'io di fare qualcosa per il SI, con quei quattro gatti dei socialisti rimasti.
L' inaspettata risposta fu un invito a discuterne insieme, davanti un piatto di penne di mare, al Mercatino del Pesce a Sant'Anna. 
Da questo frugale, ma gustoso, pasto, inizierà il mio libercolo, che nei dizionari italiani è nomato: "Libro di poco o nessun valore".  
Per cui nessuna ambizione letteraria, solo un arruffato diario di cose vissute delle quali alcune anche a me, a tutt'oggi, rimaste misteriose o meglio non spiegabili con razionalità del buon padre di famiglia, come dicevano gli antichi Romani. Per la correzione delle bozze l'Asinone non avrà problemi, ci penserà come sempre il buon Aldo, con il consueto amore.
Il libercolo avrà per titolo L'Asinone: dal SI a Renzi al Rinascimento di Sgarbi.
Spero di poter donare questo libretto come strenna natalizia ai pochi ma sinceri amici ma anche ad alcuni dei tanti bavosi nemici...ops...volevo dire avversari....per rimanere nel "politically correct" 
Ma un Asinone può essere politically correct?.... Chissà....



venerdì 14 luglio 2017

L'Asinone: quale coerenza??

Dal Dizionario Italiano. Coerenza: Conformità tra le proprie convinzioni e l'agire pratico.

In politica: se a modifichi i tuoi atteggiamenti per valutazioni politiche sopraggiunte e convinzioni maturate nel tempo, sei crocifisso.

Al gioco del pallone,  se lo fai dopo pochi mesi,  per 10 milioni l'anno, sei un Idolo.



lunedì 3 luglio 2017

Una stizzosa vedova inconsolabile

Aldo Grandi proprietario-direttore-attore- di una sua personale gazzetta, al servizio delle sue personalissime idee e anche altre, mi attacca, a volte su come metto le virgole, questa volta sulla mia coerenza sul giudizio di Tambellini, di cui sono stato nel passato molto critico e invece nel presente ho votato al ballottaggio e fatto votare, dalla nostra lista Rinascimento di Vittorio Sgarbi..
Le motivazioni di questo attacco? Semplice: due sono i soggetti letteralmente impazziti dopo questa tornata elettorale: Santini e Grandi. Per il primo nessuna sorpresa si sapeva che non era all’altezza di fare il Sindaco e come ha reagito alla sconfitta da ragione ha chi lo pensava. Ma Grandi perché fa la stizzosa vedova inconsolabile? Cosa ha perso in questa elezione? Lo dica o se ne faccia una ragione.
Voglio rispondere alle sue esternazioni: è vero, per chi come me ha portato avanti per più di cinque lustri il turismo a Lucca, gli atteggiamenti della giunta uscente sono sembrati spesso non confacenti a quanto andava fatto e con la consueta trasparenza l’ho denunciato pubblicamente, più volte. Confermo tutto.
Per questo la nostra lista “Rinascimento sia” ha portato avanti con altri una candidatura a Sindaco alternativa a Tambellini e Santini: ci siamo battuti per le nostre idee e i nostri programmi, ma non ce l’abbiamo fatta ad andare al ballottaggio.
Fare la lista con l’amico Francesco Poggi non è stato facile e la mia presenza in lista è stata per fare numero, se no avrei fatto il capolista e il mio lavoro è stato sempre e solo per il successo della Lista e del nostro candidato Sindaco, che era il nostro obiettivo. Fare una Lista civica all’ultimo momento, senza finanziamenti, è molto impegnativo e difficile, ma i risultati per Rinascimento sono stati soddisfacenti.
Il popolo lucchese ha scelto per il ballottaggio Tambellini e Santini e fra loro che, per legge, dovevamo scegliere chi votare o non votare, che non fa parte del mio credo.
Ho sempre affermato in questi ultimi otto mesi che solo un candidato autorevole moderato, di centro, avrebbe potuto battere, anche al primo turno Tambellini, ma la protervia, l’ambizione sfrenata, la presunzione di Remo Santini, ha impedito con la sua scelta scellerata a candidarsi in grande anticipo, che il disegno di una autorevole candidatura moderata potesse andare avanti e il Grandi ci ha messo molto di suo con attacchi personali e vergognosi al Presidente emerito del Senato Marcello Pera che stava tessendo con pazienza il disegno moderato con noi.
Con Tambellini abbiamo aperto un discorso proprio sul turismo, la cultura, il commercio, il bello, che sono i temi che da sempre ci stanno a cuore, in linea con le posizione del nostro movimento e del suo  riferimento, Vittorio Sgarbi.
Credo che Tambellini, persona intelligente, abbia capito che una parte importante della città ha scelto di non votare o votargli contro perché Lucca è citta d’arte di turismo e di commercio e che questi temi non possono non essere al centro della vita amministrativa del Comune, insieme certo ad altri.
Per cui abbiamo ritenuto utile alla città assumere come Rinascimento, in un momento estremamente difficile, dove tutti pensavano e dicevano che avrebbe vinto Santini, di schierarci pubblicamente con Tambellini, nella certezza di poter recitare un qualche ruolo nel riportare al centro dell’attenzione amministrativa i temi che ci stanno a cuore. L’abbiamo indovinata? Non lo so. Spero di si,  ma questa scommessa politica, andava fatta  perché l’unica nell’interesse della città di Lucca.
In politica occorre a volte rischiare e noi l’abbiamo fatto, senza se e senza ma.
Ho sempre fatto politica nel socialismo riformista di Craxi e Pertini, che mi hanno sempre insegnato che l’interesse primario di un uomo politico deve essere la comunità che vuoi amministrare e non le questioni personali o le ideologie preconcette.
Mai farsi distrarre da impuntature del passato, ma usare sempre intelligenza, duttilità e riformismo per raggiungere la parte possibile degli obiettivi che vuoi realizzare per la tua comunità, senza curarti delle tue simpatie o antipatie.
In questo ballottaggio due erano i nostri obiettivi: il primo aiutare a ridare centralità ad una politica culturale e del turismo a Lucca, il secondo evitare al nostro Comune un Sindaco inadeguato.
Il primo obiettivo è ora nella mani di Tambellini e del PD, il secondo, l’abbiamo raggiunto e i fatti recenti dimostrano a tutti che avevamo ragione.