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mercoledì 8 febbraio 2017

Avanti... c'è posto.... al Festival del populismo!

I quattro "esploratori candidati" Garzella, Santini, Barsanti e Nannipieri, protesi ad un fotofinish anticipato, cercano in tutti modi di rimanere sulla cresta dell'onda, di far vedere che esistono, cavalcando a turno, tutte le proposte, anche le più assurde e soprattutto le più populiste alla ricerca del minuto consenso. 
Barsanti l'altro giorno se la prendeva con la statua di Geminiani, insigne musicista lucchese, perché nel 1725 fu iscritto, primo in Italia, alla Massoneria Inglese, come se nell'ottocento coloro che realizzarono il Risorgimento Italiano e l'Unità d'Italia, non fossero tutti Massoni. Bisognerebbe abbattere tutte le statue da Cavour a Garibaldi e quelle di tutti gli eroi delle guerre d'indipendenza. 
Oggi è Santini che si dichiara contrario allo spostamento del Mercato da via dei Bacchettoni alla nuova area delle tagliate affermando "....Non sono d’accordo con questo provvedimento perché impoverisce ancora di più il centro storico di Lucca di vitalità e di funzioni...."
Anche qui siamo nella pura demagogia, anche volendo considerare via dei Bacchettoni "centro-storico". 
La riqualificazione del centro-storico di Lucca non si fa certo portando in centro questo tipo di Mercato, adatto forse al centro di Fùshun nella provincia cinese di Liaoning e non certo a Lucca.
Il nostro è un Mercato dequalificato, di nessuna attrattiva, di nessun interesse turistico.
La strada è quella segnata dal Comune di Forte dei Marmi, che di mercoledì ha un Mercato generalista come il nostro, ma alla domenica ha un altro tipo di Mercato, molto qualificato, pochi stand ma di grande pregio che attira visitatori e turisti da tutta la toscana e non solo. 
Ugualmente a Lucca dobbiamo avere, un Mercato popolare il mercoledì, con molti stand per le esigenze di tutti, ma il Sabato, occorre portare in centro, riappropriandosi di Piazza S.Michele, da secoli Foro Romano e luogo mercatale, un Mercato di grande qualità, ricercato, che sappia convogliare acquirenti dalla toscana e allettare i turisti in visita. 
Un Mercato che sappia valorizzare anche i negozi del centro storico e rendere più vissuto il centro città.
Questa è una scelta coraggiosa, di cambiamento e di sostanza, non populista per accalappiare qualche standista cinese che forse ha acquisito il diritto di voto. E non si dica che non si può fare, perché a Forte dei Marmi lo fanno da anni: Due Mercati diversi, in giorni diversi, in posti diversi, con finalità diverse.






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